Impressionisti segreti: mostra e film

Non sono mancate negli ultimi anni mostre – anche importanti – sugli Impressionisti. Ma la mostra a Roma fino all’8 Marzo è diversa da tutte le altre: qui, per la prima volta, saranno esposti assieme oltre 50 quadri provenienti da numerose collezioni private. Inoltre, nei giorni 10, 11 e 12 Febbraio sarà possibile vedere al cinema un docufilm su questa stessa mostra: un’occasione per chi non può andare di visitarla di persona ma anche una chance per approfondire la storia dell’Impressionismo.

La mostra in un palazzo-scrigno

Lo stesso palazzo che ospita “Impressionisti segreti” è un valido motivo per recarsi a Roma: Palazzo Bonaparte a Piazza Venezia è infatti uno splendido edificio barocco finora utilizzato esclusivamente come dimora privata ed aperto al pubblico solo ad Ottobre 2019 per ospitare questa importante mostra. Si tratta di un edificio di grande valore storico che prende il nome dalla madre di Napoleone e che qui soggiornò fino alla sua morte nel 1836. Al suo intero, opere ed oggetti di pregio come marmi intarsiati, trompe l’œils, lavori del Canova, camini neoclassici.

Perché “Impressionisti segreti”

Curata da Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi e da Claire Durand-Ruel (discendente del primo mercante-sostenitore degli impressionisti), “Impressioniste segreti” svela più di 50 opere che fino ad oggi erano da considerarsi praticamente irraggiungibili per il pubblico: capolavori e lavori meno noti di alcuni dei grandi maestri dell’impressionismo francese provenienti esclusivamente da collezioni private fino ad oggi inaccessibili. Per la prima volta questi quadri saranno disponibili in una unica mostra non ripetibile fino all’8 Marzo 2020.

Alcuni quadri dalla mostra “Impressionisti segreti”:

Gli impressionisti: segreti e non

“Impressionisti segreti” svela quindi il tassello mancante della storia dell’impressionismo: tutti quei quadri che solo alcuni sono riusciti a vedere su libri e manuali ma mai dal vivo. Una storia cominciata il 15 Aprile del 1874 all’ormai esposizione dei quadri rifiutati (dal Salon del Louvre) ospitata nello studio del fotografo Nadar. Da allora la pittura moderna non è stata più la stessa: i quadri di Manet, Monet, Renoir, Cezanne, Degas, Morisot, Pissarro e Sisley (tra gli altri) non vengono più pensati ed eseguiti al chiuso degli atelier ma en plein air; vengono abbandonate le scene storiche, mitologiche o religiose a favore del realismo dei sogetti; la tecnica scelta è di pennellate frammentate; il naturalismo viene accentuato dall’uso dei colori con quadri pieni di luce che fanno sembrare lontanissimi i cupi quadri dai colori densi di solo pochi decenni prima.
Una rivoluzione che è possibile ripercorrere almeno in parte visitando le sale di Palazzo Napoleone, ammirando i quadri di Monet, Renoir, Cézanne, Van Rysselberghe, Cross, Pissarro, Sisley, Gauguin, Signac, Caillebotte, Morisot e Gonzalès e dei neoimpressionisti come Seurat. Il percorso è sviluppato attraverso un allestimento per temi che divide gli impressionisti per soggetti: ritratti, vita parigina, pittura dii paesaggio.

 

Il film “Gli impressionisti segreti”

Nei giorni 10, 11 e 12 Febbraio sarà inoltre possibile vedere al cinema (nella sale aderenti agli eventi Nexodigital il docu-film su questa stessa mostra romana: un documentario che racconta la rivoluzione impressionista e tutti i quadri esposti a Palazzo Napoleone. A fare da accompagnatori saranno proprio le curatrici Claire Durand-Ruel e Marianne Mathieu. Il film sarà non solo un’occasione per scoprire (o riscoprire) questo importante capitolo della storia dell’arte, ma anche per conoscere meglio le vicende del neo-inaugurato Palazzo Napoleone.

Immagine di copertina:

Claude Monet

L’ile aux Orties, 1897

Olio su tela

Photo Peter Schälchli, Zürich

Target Point, Italian Ideas