Un libro al posto di una mostra

In questi giorni tutti noi abbiamo la nostra quotidianità sconvolta: le limitazioni si applicano sul lavoro, sulle abitudini ed anche su piccoli e grandi piaceri come intraprendere viaggi e visitare mostre. Ora che non possiamo più andare di persona a vedere molte di queste mostre di arte, fotografia, architettura possiamo però sostituire la visita sfogliandone il catalogo o il giusto libro.
Ecco cinque splendidi cataloghi per cinque mostre attualmente non visitabili.

Gio Ponti. Amare l’architettura. (Catalogo della mostra al Maxxi di Roma)

gio ponti catalogoE’ stato uno degli architetti che hanno maggiormente contribuito a cambiare ed a modernizzare l’Italia del Novecento, tanto che le sue creazioni e le sue idee nell’ambito sia del design che dell’architettura sono uno specchio dell’evoluzione del nostro paese: dalle ceramiche elaborate per Richard Giniori negli anni 20  alla fondazione della rivista Domus nel 1928, dalla macchina da caffè “La cornuta” nel 1948 al Grattacielo Pirelli (detto anche “Pirellone”) a Milano nel 1960.
Il catalogo – con materiali archivistici, modelli, fotografie, libri, riviste e oggetti – illustra l’opera di Ponti attraversandola per intero, anche grazie all’apporto di giovani generazioni di architetti e appassionati del design Made in Italy.

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Elliott Erwitt. Family. (Catalogo della mostra al Mudec di Milano)

erwitt catalogoE’ uno dei grandi nomi della Fotografia del XX secolo: fotografo della agenzia Magnum, Erwitt con i sui primi fotoreportage attira l’attenzione di Robert Capa che ne lancia la carriera: diventerà presto famoso collaboratore della rivista “Life” ed uno dei fotografi più premiati al mondo.
Il catalogo e la mostra si concentrano sulle opere di Erwitt dedicate alla famiglia: un catalogo molto sfaccettato fatto di situazioni, persone ma anche animali (i suoi famosissimi cani) che mostrano la multiforme varietà di cosa sia oggi famiglia, al di là di steccati e barriere ideologiche.

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Jacques Henri Lartigue. L’invenzione della felicità. Fotografie. (Catalogo della mostra alla Tre oci di Venezia)

lartigue catalogoUna mostra ed un catalogo che raccolgono la più ampia retrospettiva mai realizzata in Italia sul fotografo francese Jacques Henri Lartigue: 120 immagini, di cui 55 inedite, tutte provenienti dagli album fotografici personali di Lartigue ed a cui si aggiungono materiali d’archivio come libri, riviste dell’epoca, un diaporama con le pagine degli album, tre stereoscopie con paesaggi parigini.
Ma chi era Lartigue? Lartigue fu per tutta la vita un “dilettante” di talento della fotografia: di estrazione sociale elevata, non ebbe mai bisogno di fare della fotografia una professione ma la sua tecnica ed il suo talento ne fanno ugualmente uno dei fotografi più dotati (e longevi) del secolo scorso.
Come è ben visibile in questo catalogo che attraversa il suo corpus per tutta la sua espansione temporale: la parigi “proustiana” della Belle Epoque di Anna la Pravidina colta in pelliccia a spasso con i suoi cani; i ritratti familiari degli anni ‘20 del figlio Dani, del fratello Maurice e della sua musa-moglie Madeleine Messager; gli scatti che documentano la moda dei ruggenti anni ’60 come ne “Le mani di Florette”; le foto sul set de “La città delle donne” di Fellini nel 1979.

Link al catalogo della mostra (edizione inglese)

De Nittis e la rivoluzione dello sguardo. (Catalogo della mostra a Palazzo dei Diamanti a Ferrara)

de nittis catalogoDe Nittis fu un pittore italiano noto soprattutto nei circoli di Parigi della seconda metà dell’Ottocento per le sue composizioni eleganti e alla moda: la sua “rivoluzione dello sguardo” (che dà il titolo alla mostra ed al catalogo) era quella dei suoi colleghi dell’epoca impressionisti – Manet, Degas e Caillebotte – e che lui abbracciò elaborandola (anche) grazie anche al suo rapporto con la fotografia.
Una raccolta di opere – in cui si possono ammirare gli effetti di luce abbagliante del suo paese natale, i cieli brumosi dell’Île de France, o le nebbie londinesi – e che punta a rileggere la carriera di De Nittis ponendo l’accento sull’originalità e sulla carica innovativa che deriva dal fondamentale scambio con il nuovo mezzo fotografico che nel secondo Ottocento stimolò gli artisti a trovare nuove formule espressive.

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Cesare Colombo. Fotografie Photographs 1952-2012. (Catalogo della mostra al Castello di Milano)

cesare colombo catalogoCesare Colombo fu uno dei cantori di Milano: attivo negli anni ’50 e ‘60 su diverse riviste di fotografia (prima su “Fotografia” e “Ferrania” e poi sul mensile “Camera”), a metà anni ’60 aprì un suo studio e si dedicò principalmente alla foto pubblicitaria ed industriale. Ma al centro del suo lavoro e della sua passione di fotografo ci fu sempre la città di Milano.
Non a caso la mostra ed il suo catalogo presentano oltre cento fotografie dal 1952 al 2012 dedicate proprio a Milano e ai suoi molteplici aspetti culturali, economici, politici e sociali. All’interno del libro sono inoltre compresi un saggio di approfondimento della curatrice Silvia Paoli, un capitolo sull’allestimento e sulla grafica di Italo Lupi ed una sezione di apparati che comprende il percorso biografico, la bibliografia, l’elenco delle mostre, dei filmati e degli audiovisivi.

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Immagine di copertina:

“La Baule”, 1979 Photograph by Jacques Henri Lartigue

© Ministère de la Culture (France)

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