Da laboratorio di sperimentazione a museo in un anno: nella sua nuova veste il Musja, il nuovo museo privato di Roma, è (ri)aperto dall’8 Ottobre: curato da Daniele Eccher (già direttore al Macro di Roma e alla GAM di Torino), inaugura con “Paura del Buio” – una mostra temporanea importante con opere di grandi dimensioni di 13 artisti internazionali.
Cos’è il Musja
Il Musja è il prestigioso contenitore della collezione del fondatore Ovidio Jacorossi, composta da circa 2500 opere che saranno esposte a rotazione e che copre un secolo intero – dal 1900 al 2000: dalle avanguardie delle anni 20 e 30 del ‘900 tra Realismo magico, Secondo Futurismo, Primitivismo (con opere di Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Mario Sironi e Giacomo Balla tra gli altri) alla generazione di Mario Schifano, Franco Angeli e Tano Festa; dagli anni ’70 e ’80 di Emilio Prini di Gino De Dominicis, della Nuova Figurazione e della Transavanguardia fino alle serie di opere di grandi dimensioni di Mario Schifano commissionate per la riapertura del Palazzo delle Esposizioni di Roma.
La Contemporanea: The Dark Side – Chi ha paura del Buio?

Courtesy the artist & König Galerie and Galleria Raffaella Cortese.
La prima temporanea del Museo Musja “The Dark Side – Chi ha paura del Buio?” è una mostra che coinvolge con installazioni site-specific e opere di grandi dimensioni di tredici importanti artisti internazionali: Christian Boltanski, Monica Bonvicini, James Lee Byars, Monster Chetwynd, Gino De Dominicis, Gianni Dessì, Flavio Favelli, Sheela Gowda Robert Longo, Hermann Nitsch, Tony Oursler, Chiharu Shiota, Gregor Schneider. Opere selezionate per creare una suggestione e una riflessione dedicata al tema del “lato oscuro” e, allo stesso tempo, per introdurre alcuni aspetti essenziali sulle più attuali ricerche artistiche contemporanee che il pubblico fruirà attraverso esperienze sensoriali e tattili, visioni teatrali e perfino magiche (nelle intenzioni degli artisti e dei curatori).
La Sede
La sede del Musja non è però meno impressionante delle sue collezioni: si tratta infatti di un palazzo storico di circa 1000 metri quadrati nato sulle antiche rovine del Teatro di Pompeo (a pochi metri da Palazzo Farnese) ristrutturato nel 2017 dall’architetto Carlo Iacoponi. Al suo interno, disposti su tre livelli si possono visitare: la galleria dedicata alla Collezione Jacorossi, la zona ristorazione, il wine-bar, gli spazi dedicati alle mostre temporanee e la galleria-shop dove è possibile acquistare opere d’arte, fotografia ed oggetti di design.
Immagine di copertina:
Installation View: Chiharu Shiota, Sleeping is like Death, 2019.
Courtesy the artist & Galerie Templon and Gino De Dominicis, Untitled. 1985. Courtesy Collezione Jacorossi, Roma.
Target Point, Italian Ideas