Per la casa o per l’ufficio, il portaombrelli è un accessorio che molti trovano ingombrante se non addirittura superfluo. Ma per chi non vuole o non può farne a meno, ci sono tanti modelli tra cui poter scegliere, anche salvaspazio.
Dimensioni e spazio.
La prima cosa che dobbiamo controllare sono le dimensioni e lo spazio che abbiamo a disposizione: se viviamo in un piccolo appartamento dovremo giocoforza orientarci verso una soluzione salvaspazio o verso un portaombrelli da lasciare all’esterno; altrimenti potremmo basare la nostra scelta sullo spazio cui possiamo disporre in entrata o sul numero di abitanti della casa: una famiglia con tanti figli si orienterà verso un portaombrelli capienti, altrimenti qualsiasi articolo che contenga dai 2 ai 4 ombrelli potrà fare al caso nostro.
Materiali.
La scelta dei materiali è invece dettata tanto dai gusti personali quanto dall’arredamento circostante. I materiali di cui sono composti i portaombrelli in linea di massima sono plastica, legno e metallo.
Di plastica è composta la gran parte delle ombrelliere economiche: in ogni mercatino, negozio o e-commerce se ne possono trovare per qualsiasi tasca. Ma non per questo esistono solo modelli pacchiani. Plastica non vuole dire sempre scarsa qualità. Questo modello reperibile su Amazon in elegante color antracite è un esempio concreto di portaombrelli in plastica di gusto.
Alternativamente, il metallo (spesso acciaio inossidabile) possiede il vantaggio di rendere qualsiasi cestino per ombrelli virtualmente indistruttibile (laddove invece quelli in plastica possono facilmente spezzarsi o ammaccarsi cadendo a terra), ma anche di costituire il tipo di portaombrelli che dà maggiori possibilità di scelta: i modelli in plastica possono essere lucidi, verniciati e d avere inserti in gomma o plastica (ad esempio come rivestimento interno per garantire impermeabilità). Spesso, alcuni di questi modelli in metallo possono quasi arrivare ad assomigliare a sculture – e per questo costituiscono ottimi modelli di arredo moderno. Come questo portaombrelli verniciato a polvere con vaschetta scolapioggia rimovibile.
Più rari sono i portaombrelli in legno in quanto (se mantengono il colore naturale del legno) sono più adatti all’interno di un contesto molto vintage (o addirittura per una baita o una taverna), anche se anche in questo caso non mancano i modelli più originali e sbarazzini che richiamano quelli dal look più moderno in metallo.
Portaombrelli salvaspazio.
Ciò detto, se si escludono pochissimi casi, spesso un portaombrelli è vissuto come un ingombro, qualcosa che ci troviamo tra i piedi, che releghiamo in un angolo poco visibile dell’entrata a fianco a complementi che magari giudichiamo più utili, oppure, qualora possibile, addirittura davanti alla porta di ingresso. Per questo il primo e più giustificato impulso è quello di acquistare un modello salvaspazio.
I modelli salvaspazio possono essere tra i più disparati. Tra i quali non esistono solo pregevoli varianti sulla classica forma “a tubo” (solitamente in metallo), ma anche modelli rettangolari e stretti che ricordano per disegno i radiatori di casa ed addirittura per chi non vuole avere nessun ingombro sul pavimento è possibili acquistare anche singolari portaombrelli da parete, sicuramente consigliati per mini-appartamenti e per piccoli uffici.
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